La felicità è fatta di attimi, "gli sparuti, incostanti sprazzi di bellezza" direbbe Gep Gambardella. Attimi a volte rubati e inventati, impastati con poco, come s'impasta il pane con un pugno di farina, Coraggio e Amore. E sì, ci vuole coraggio per essere felici. E Fantasia.
Ti esplode nella pancia, la felicità. E metti al mondo te stessa, la tua nuova energia, come la nuvola gravida di pioggia e di elettricità partorisce se stessa. E' uno scambio terra&cielo, la felicità. Quando sei felice sei pura energia, senti che hai un dono da offrire alla Terra.
Il mondo ha bisogno di Anime che hanno la gioia negli occhi e la festa nel cuore.
Namastè.
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mercoledì 29 marzo 2017
domenica 19 marzo 2017
A MIO PADRE
Forse qualcosa è rimasto. Chissà.
Atomi di te che solcano
malinconici
la mia stessa dimensione spazio-tempo.
Forse qualcosa vaga nell’aria.
Inalerò il tuo odore
respirando affannata
per una corsa.
Calpesterò atomi di te
mentre cammino a piedi nudi sulla spiaggia.
Ti guarderò all’orizzonte
di rosso tramonto vestito.
Ti berrò con l’acqua salata
mentre nuoto al largo.
Ti sorriderò
quando festoso arcobaleno
colorerai il cielo.
Sarai la lacrima che mi scorre lenta.
O il suono argentino
della mia risata.
Sarai la carezza del vento.
O il sole che brucia la pelle.
Sarai, forse, quell’ombra che mi segue gioiosa.
O gli occhi di un cane fedele.
Sarai nell’aria.
Forse qualcosa è rimasto. Chissà.
MI APPARI
M’appari,
ebbra di luce a raccogliere molecole sparse
Di
infinito, regina ed esule respinta di un mondo mai domo
Fiera
vestale d’oblio, spuma di mare, sabbia dei secoli a venire,
trama
di fitti respiri che regola il battito del mondo.
Ed
io, d’estatico stupor sorpreso, muto ad indovinare
Le
tue forme di giungla ed i silenzi tra noi leggeri, uditi
E
poi raccontati, di bocca in bocca mutati.
Indomito
cerco i segni della tua ombra vàgula, vaticinio
Di
incanto e di delizia, presagio d’eternità.
Tu
sola gemendo giaci, frenetico furor frenando, gesto antico
Retaggio
di regalità.
Tua
missione è la vita e vivendo la compi. (di P.C.)
(Una poesia ispirata a me. Grazie dell'omaggio)
(Una poesia ispirata a me. Grazie dell'omaggio)
lunedì 13 marzo 2017
L’ALBA RITORNA
Salivo il
declivio faticoso della vita:
le membra
stanche,
la fronte
sudata,
il cuore
colmo d’amarezza.
Il chiarore
dell’alba
mi
sorprese,
i miei
occhi vizzi e stanchi
riscoprirono
i colori del giorno.
E poi il
sole mi avvolse,
iniettandomi
energia.
La pioggia
idratò
la mia
pelle arida,
lavò le
ferite.
Le mie
orecchie
riscoprirono i suoni
della vita
che palpita.
Rinacqui.
Come rinasce l’alba
(Sonia D'Alessio)
(Sonia D'Alessio)
COME IL MARE
Come l’onda
che s’infrange sulla riva
sono i
ricordi che m’invadono il cuore,
con quel
dolce e triste sapore
di un
notturno sul mare…
Il canto di
mille stelle sirene
come il
richiamo voluttuoso che udimmo
e la luna
materna - nel cui grembo
ci
accoccolammo – il nostro letto.
Il rumore
dell’onda
come il
nostro sussurrare d’amore,
il sapore
della salsedine
come quello
della nostra voluttà,
il buio
della notte
come il
nostro naufragare…
Fummo gocce di mare
che annegano nell'oceano,
un puntino
negli abissi dell'universo
(Sonia D'Alessio)
Fummo gocce di mare
che annegano nell'oceano,
un puntino
negli abissi dell'universo
(Sonia D'Alessio)
Fummo
gocce di mare
che
annegano nell’oceano,
un
puntino
negli
abissi profondi dell’universo
Fummo
gocce di mare
che
annegano nell’oceano,
un
puntino
negli
abissi profondi
dell’universo.
sabato 11 marzo 2017
LADRA , di S. D'Alessio
Di fremiti
da tempo orfana
uno
spicchio di luna mi ritaglio,
frutto
succoso
che rubo al
giardino proibito.
Alle labbra
lo porto gustoso
il succo mi
spremo
a satinarmi
la pelle
opaca degli anni.
E
m'incorono regina
in questa
nuova alba di sogni.
Il sorriso
non l'avevo
--- l'ho rubato alla luna...
L'OMBRA, di S. D'Alessio
Cammino su
una via troppo dritta e assolata,
l'ombra mia
mi fa compagnia.
Piccolo
mimo che saltella e rotola
si affaccia
verso viottoli e mulattiere,
faccia di
clown triste perché non lo seguo.
Delicatamente
poi mi prende la mano,
svogliatamente
mi lascio andare
scavalco il
parapetto
ed eccolo lì...
il mare...
Son
le due parti di me, una che va sulla strada troppo dritta, l'altra che vorrebbe
prendere viottoli e mulattiere. Vince la seconda che mi porta a scoprire
l'azzurro e immenso luccichio della vita.
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