Mi accarezza, lo accarezzo…ma…è peloso…oh no, è Miciatillo, che mi tira con la zampetta e mi alita un
soffio pestilenziale sul viso con il suo sbadiglio.
La sveglia del telefonino
cellulare, sulle note di Mika, “Any other world”, mi avverte che son già le
sette! Ho capito, ho capito, è ora di alzarsi. Ma che, sognavo? Dove sono
quelle morbide
labbra, quel calore
dolcissimo? Mah, pazienza! Sognare un sogno così non è poi tanto male come
inizio di giornata. Magari porta pure bene. Vuoi vedere che metto il punto a
‘sta sfiga che mi perseguita dall’era paleozoica e incontro finalmente un
tipetto giusto per me? Un tipetto poeta, cantore dell’anima,
che ama la mia stessa musica, guardare le stelle, leccare il gelato, spalmare la nutella sulle fragole! Un tipetto che esulta se vede le lucciole
(esistono ancora, bisogna crederci!), ama i tramonti, scrive versi solo per
regalarli alle piante, parla al vento e alla pioggia, e, soprattutto, che
ASCOLTA? Che dici, Musino, esisterà un diamante così?
Metto un po’ di musica, mi è
venuta voglia d’iniziare la giornata con il “Sogno d’amore” di Liszt: non c’è brano
più indovinato, oggi!
Mi
guardo allo specchio… raccolgo la chioma con una pinza e mi calo nella
vasca, mi immergo nell’acqua tiepida e schiumosa. Ahhh, che piacere! Ma perché
mi lego i capelli? Non c’è cosa che adoro di più che immergere la testa… e se
faccio tardi, machisseneimporta… ma
che sarà mai ‘sto tempo? Il nostro padrone? Sciolgo i capelli, tappo il naso e
scivolo giù nell’acqua, mi adagio completamente sul fondo della vasca. Da questa
posizione si possono ascoltare i discorsi di tutti i condòmini del palazzo.
Qualcuno sta litigando… Mia sorella
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