Planò
un’anima sulla mia spalla
Un
giorno che guardavo
Il
tramonto
Incendiare
l’orizzonte.
Aveva
gli occhi puliti
Di
ragazzo sincero
La
riscaldai nelle mie mani
Ritrovandomi
in un lampo
Ad
amare
La
sua voce garbata da Mylord.
Per
lei mollai tutto
Vivendo
un amore
Viscerale
e profondo.
Mi sentivo una regina,
di giochi e di segreti.
Allestii una semplice alcova
Con
mille piccoli dettagli:
ci
mangiavamo
per
ore
e
ore
e
ore…
Oggi
schiudo le mani
Assecondando
il suo volo
E
saluto nel velo delle lacrime
Quella
schiena
Che
si fa un puntino lontano
Senza
un perché
C’è
più affetto nell’addio
Che
nell’incontro
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