Cuore mio!
Piangevi,
cantando su
questi nudi fogli
la tua
rabbia, la tua malinconia!
Vecchio,
vizzo cuore,
dove sei?
Eri
disidratato
come una
foglia senza linfa,
tu
senza l’amore
che
ti aveva schiaffeggiato
quand’eri
solo una bimba.
Ora sei
turgido
dell’amore
di mamma
che ti ha
gonfiato
fino a
straripare
dilatando
la tua pelle,
oggi
luminosa come un manto di stelle.
E’ nello splendore di quest’amore
che sei
rinato giovane, pulsante.
Tu, un
tempo vecchio,
vizzo cuore
rugoso,
hai bevuto
l’elisir
dell’eterna
felicità:
l’esser mamma!
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