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mercoledì 21 aprile 2021

SCIARPE

 



Dei miei baci, dei tuoi baci,

 feci ghirlande

da appendere all’albero della vita.

E collane.

Perline che infilavo con amore.

Costruii sciarpe

a intiepidirmi l’inverno.



Solo, restano le stalattiti

di quelli mai dati,

abortiti, perduti,

dimenticati, negati

martedì 26 novembre 2019

L'Alcova


Planò un’anima sulla mia spalla
Un giorno che guardavo
Il tramonto
Incendiare l’orizzonte.

Aveva gli occhi puliti
Di ragazzo sincero

La riscaldai nelle mie mani
Ritrovandomi in un lampo
Ad amare
La sua voce garbata da Mylord.

Per lei mollai tutto
Vivendo un amore
Viscerale e profondo.

Mi sentivo una regina,
di giochi e di segreti.

Allestii una semplice alcova
Con mille piccoli dettagli:
ci mangiavamo
per ore
e ore
e ore…

Oggi schiudo le mani
Assecondando il suo volo
E saluto nel velo delle lacrime
Quella schiena
Che si fa un puntino lontano
Senza un perché

C’è più affetto nell’addio
Che nell’incontro


martedì 12 novembre 2019

Femminilità é consapevolezza sensoriale. Le dee sporcaccione

 C'è un essere che vive nel sottosuolo selvaggio delle nature femminili. Questa creatura è la nostra natura sensoriale, e come tutte le creature complete ha i suoi cicli naturali e nutritivi. Questo essere è curioso. Reagisce agli stimoli concernenti i sensi: la musica, il movimento, il cibo, le bevande, la pace, la quiete, la bellezza, l’oscurità. Questo è l’aspetto femminile che possiede il calore. Non un calore che si esprime in: «Facciamo del sesso». È piuttosto una sorta di fuoco sotterraneo che talvolta divampa, talaltra lentamente brucia, ciclicamente. Nella donna, il calore non è uno stato di eccitazione sessuale ma uno stato di intensa consapevolezza sensoriale che include la sua sessualità, ma a essa non si limita. C'è un aspetto della sessualità femminile che nei tempi antichi veniva detto oscenità sacra, non nel senso che ha assunto oggi la parola, ma inteso come saggezza e intelligenza nella sessualità. C'erano un tempo culti dedicati alla sessualità femminile irriverente, che non erano dispregiativi ma intesi a ritrarre parti dell’inconscio che rimangono tuttora misteriose e sconosciute.
(da “Donne che corrono coi lupi” di Clarissa Pinkola Estés)

giovedì 29 agosto 2019

LA PACE NEL CUORE


Io ho la fortuna di avere la gioia nel cuore. Per me è come una fiammella. Sto sempre attenta a proteggere questo piccolo fuoco che riscalda, a fare in modo che niente e nessuno me lo spenga mai..e mi piace farne dono ogni giorno... Non conta avere soldi, bellezza, intelligenza. Ma questa piccola fiammella da donare. E se qualcuno mi ferisce, alzo le spalle e mi dico che l'umana natura è imperfetta e fragile: un soffio non spegnerà la mia fiammella...

martedì 25 giugno 2019

TORNA

Ritorna ancora e prendimi,
amata sensazione, ritorna e prendimi,
quando si ridesta viva la memoria
del corpo, e l’antico desiderio di nuovo si versa nel sangue,
quando le labbra e la pelle ricordano, e la carne,
e le mani come se ancora toccassero.
Ritorna ancora e prendimi, la notte,
quando le labbra ricordano, e la carne…
(KONSTANTINOS KAVAFIS)


domenica 13 gennaio 2019

AMORE DI MAMMA #maternità #figli #ilsensodellavita #nutrimento #pace #serenità #gioia #Amore




Lo sento pulsare come un’onda
 che lambisce la spiaggia.
Si stende come un bimbo
che si stiracchia al risveglio.
Si allarga come lo sguardo
che scruta l’orizzonte:
è il mio cuore
quando penso a voi,
colori della mia vita,
grilli della mia estate,
pesci del mio mare.
E’ il mio cuore che vi abbraccia.
Piccoli grandi doni
del cielo.


Mistero gioioso
di questa sorprendente vita.             

ELISIR #amoredimamma #amoregrande #felicitàvera #ilsensodellavita



Cuore mio!
Piangevi,
cantando su questi nudi fogli
la tua rabbia, la tua malinconia!
Vecchio, vizzo cuore,
dove sei?
Eri disidratato
come una foglia senza linfa,
tu
senza l’amore
 che ti aveva schiaffeggiato
quand’eri solo una bimba.
Ora sei turgido
dell’amore di mamma
che ti ha gonfiato  
fino a straripare
dilatando la tua pelle,
oggi luminosa come un manto di stelle.
E’ nello splendore di quest’amore
che sei rinato giovane, pulsante.
Tu, un tempo vecchio,
vizzo cuore rugoso,
hai bevuto l’elisir
 dell’eterna felicità:
l’esser mamma!

domenica 2 aprile 2017

L'AMORE IMPERFETTO, di Sonia D'Alessio #SF&P

Mi catturano le imperfezioni. Quel taglio sullo zigomo, quella ruga attorno alla bocca, la venuzza blu un po' storta. M' incanto a seguirne il percorso. Devo mettere il dito sul neo, carezzare col dorso della mano la ciocca di capelli ormai imbiancata, scavare nellla fossetta sul mento, sfiorare gli occhi che non vedono bene e hanno lentine o occhiali. Mi curvo a baciarne le ciglia. Devo tastare quel filo di pancia o l'ombelico imperfetto, devo ridere dell'eccessiva peluria o delle unghie mangiucchiate. Devo perlustrare la mappa dei nei sul dorso o osservare i denti imperfetti. Sento il bisogno di scovare le imperfezioni e amarle. E' lì che si annida la storia di un uomo, la sua unicità. E' lì che probabilmente si è amato meno. E' lì che voglio fargli sentire il mio Amore.

domenica 18 dicembre 2016

TI VOGLIO BENE



Avete 26 e 25 anni. se penso a questi anni trascorsi insieme mi accorgo di quanto mi abbiate arricchita: rivedo il mio pancione, il tallone di Isabella che si muoveva, lo si vedeva a fior di pelle e faceva ridere tutti, e capisco che è come se quel pancione fosse rimasto per sempre pieno: la maternità è qualcosa che ti nutre per sempre, è emozione, ricordi magici, respiro di gratitudine verso la vita, è il pezzo più importante della tua storia. Mi rivedo a cantarvi la ninna, il capezzolo in bocca, quel grondare assurdo di latte a fontana, …a cucirvi i vestitini di carnevale, a prepararvi megafeste di compleanno con le mie torte meravigliose, rivedo le lunghe vacanze al mare a Diamante, i vostri apprendimenti: la letto-scrittura, il nuoto, il pianoforte. Isotta com’era emozionante vederti in piscina, o imparare l’uncinetto con la tua professoressa Anna! Quando penso che ci sono persone che i loro ultimi venti anni non li hanno riempiti con nulla d’importante, nulla che resti davvero, che disseti l’anima, un filo di arianna per avere sempre una bussola, l'orientamento… capisco quale sia il senso della vita. E se poi penso che mentre facevo la mamma mi nutrivo pure d’altro, allora pure oggi – come faccio ogni giorno- voglio ringraziare il cielo. I miei interessi culturali, la mia mente vivace e curiosa, un lavoro che amo e che mi ha dato la possibilità di essere indipendente a 22 anni nel mio paese, in questo paese!!, sono doni. Non sono figlia di ricchi professionisti, vengo da una famiglia numerosa e abbastanza povera, ho perso i genitori, abito in un paese che ti pone molti ostacoli: non ho avuto facilitazioni!! E ancora oggi mi è così difficile trovare persone con cui uscire, avere un dialogo mentale arricchente, condividere qualcosa, avere dove andare… qui non c’è niente. E allora meno male che ho un mondo interiore invece ricchissimo, profondo, fatto di ricordi preziosi filtrati da una fanciullina pascoliana. Meno male che ho imparato a perdonare, in primis me stessa.
“Ho capito che si possono curare le ferite solo quando hai il coraggio di perdonarti, di comprendere la natura fragile e complicata degli esseri umani. Ho aspettato tutta la vita di sentir dire “Ti voglio bene” dalla mia stessa voce, dal mio cuore a me, per comprendere finalmente che non possiamo ricevere amore dagli altri se non ne abbiamo prima ricevuto da noi stessi. Ho appreso che il dolore per la perdita di una persona cara ci pone impietosamente di fronte a noi stessi: tracci il bilancio della tua vita e vai alla riscoperta dei valori essenziali che ne sono guida. Ora so che dobbiamo scavare nel dolore con coraggio per superare le pungenti spine della mente” (dal mio romanzo LASCIA CHE SIA). Grazie, vita!